RIASSUNTO

 

Mediante l'uso di data-loggers (registratori automatici di attività) abbiamo studiato le strategie di foraggiamento della Sula zampe-azzurre (Sula nebouxii) nidificante nell'isola di Lobos de Tierra (06°24'S, 80°51'W). La colonia è inserita nel rigoglioso ecosistema marino di "upwelling", a largo della costa peruviana, dominato dall'acciuga (Engraulis ringens), preda principale di questo sulide.

Gli strumenti, progettati e costruiti in collaborazione con il C.N.R. (Pisa), applicati sul dorso di un uccello, permettono di registrare per alcuni giorni tutte le principali attività espresse durante il periodo riproduttivo (permanenza al nido, attività di volo e di sosta sulla superficie del mare, profilo delle immersioni subacquee, rotte di foraggiamento). I viaggi di alimentazione di 20 sule saggiate nell'inverno del 2002 risultano più lunghi (media 5,0 ± 3,5 h) e meno frequenti (media 1,1 al giorno) rispetto a quelli effettuati da 59 uccelli saggiati nell'estate del 2003 (2,8 ± 2,1 h; 1,7 al giorno). Un viaggio risulta composto da attività di volo (85% del tempo), accompagnata da brevi soste sulla superficie dell'acqua (11%) e da immersioni (4%) - effettuate durante tutto il viaggio tranne che nel tratto iniziale e finale - durante le quali avviene la cattura delle prede. Le immersioni durano in media 6,4 ± 4,4 s; quelle effettuate nel 2003 risultano più profonde di quelle nel 2002 (4,3 ± 1,9 m contro 3,6 ± 1,4 m). Una piccola percentuale delle immersioni mostra un profilo a "U", segno di un'attiva propulsione subacquea mediante le zampe e/o le ali. Le femmine, più grandi e pesanti dei maschi, si immergono a maggiore profondità, riuscendo a catturare prede di maggiori dimensioni. Le rotte sono globalmente dirette a sud-est, lungo la costa, dove le acque sono più fredde e ricche di prede, a una distanza dalla colonia tra 10 e 70 km (media: 43 ± 27 km); nel 2003 le femmine hanno raggiunto distanze superiori a quelle dei maschi.

Le differenze interstagionali riscontrate rendono conto dell'elasticità delle strategie di foraggiamento, adattate ad un ambiente in cui le prede sono abbondanti ma distribuite in modo irregolare. La superiore abilità di immersione delle femmine e il loro maggior range di foraggiamento favoriscono l'ipotesi di una tendenza alla limitazione della competizione intersessuale, favorita dal dimorfismo sessuale.